Castello di Jegenstorf

Jegenstorf, BE

Alle porte della città di Berna, il castello di Jegenstorf, con il suo museo abitativo e i suoi interni, riflette lo splendore di epoche passate. Mobilio, artigianato, orologi, stufe in maiolica e dipinti di valore offrono una panoramica della cultura abitativa bernese dal XVII al XIX secolo, con l'apice è costituito dal secolo XVIII, l'epoca del barocco. Mostre temporanee, manifestazioni e offerte per grandi e piccini arricchiscono ulteriormente il castello e il suo ampio parco.

Lo splendore di epoche passate  

Nel castello di campagna con parco appena al di fuori dai dei confini urbani, gli interni eleganti testimoniano lo splendore di epoche passate. Mobilio, artigianato, orologi e dipinti di valore offrono una panoramica della cultura abitativa bernese dal XVII al XIX secolo, il cui apice è costituito dal secolo barocco, con il suo tipico e opulento sfarzo. Oltre a regolari mostre temporanee, il castello di Jegenstorf offre una serie di manifestazioni e di offerte prenotabili per visitatori di ogni età: visite guidate, letture, rappresentazioni, tour di scoperta, pomeriggi dedicati alle fiabe e ai concerti. Durante il periodo estivo, vengono inoltre allestiti un teatro (ogni due anni) e un cinema all'aperto nel parco del castello, accessibile tutto l'anno con orario continuato per piacevoli passeggiate. 

Da fortezza a castello 

L'anno della morte di Berthold II von Zähringen, il 1111, rappresenta la leggendaria data di costruzione della fortezza che un tempo sorgeva al posto dell'attuale castello. Fortezza e domini erano di proprietà dei signori di Jegistorf, vassalli degli Zähringen. La struttura difensiva serviva probabilmente a proteggere l'antica strada che collegava Soletta a Berna. Originariamente realizzata in legno, la fortezza fu ricostruita in pietra intorno al XIII o al XIV secolo e cinta da un fossato. Nel 1720 Albrecht Friedrich von Erlach (1696–1788) la trasformò in un'elegante residenza di campagna in stile barocco. La torre medievale fu conservata e adibita a centro del complesso, funzione che ha mantenuto fino ai giorni nostri.  

Mentre l'esterno del castello è rimasto pressoché invariato nella ristrutturazione, gli interni sono stati rinnovati negli anni dal 1913 al 1915 seguendo lo stile del XVIII secolo. Il committente dell'intervento era il proprietario privato del complesso, Arthur von Stürler (1874–1934), il quale fu ben presto fu vittima di un triste scherzo del destino: i beni dell'uomo d'affari, che aveva investito somme ingenti nel commercio di cereali con la Russia, vennero espropriati a seguito della Rivoluzione russa del 1917, facendogli perdere gran parte del suo patrimonio, tra cui anche il castello, che dopo la sua morte fu messo all'asta.

Monumento culturale, museo abitativo e location per eventi 

Nel 1936 il castello fu acquisito dalla "Verein zur Erhaltung des Schlosses Jegenstorf" (Associazione per la conservazione del castello di Jegenstorf), che vi stabilì gradualmente un museo. Nel 1955, nacque da quest'associazione poi la Fondazione, incaricata di mantenere il castello e il suo parco secondo i criteri ufficiali della tutela monumentale, di garantirne le condizioni strutturali a lungo termine e di renderlo accessibile al pubblico. 

L'esclusivo museo abitativo e gli interni del castello riflettono lo splendore di epoche passate, con elementi d'arredo provenienti da case borghesi e patrizie della zona della città vecchia e della Repubblica di Berna. Il mobilio, gli oggetti di artigianato e i dipinti di grande valore offrono una panoramica completa della cultura abitativa bernese dal XVII al XIX secolo, fortemente orientata al gusto francese, il cui apice è costituito dal secolo barocco, con il suo tipico e opulento sfarzo.   Particolarmente degni di nota sono inoltre le numerose stufe in maiolica provenienti da ogni parte della Svizzera, la maggiore collezione bernese di ritratti e i preziosi mobili in legno provenienti dalle botteghe degli artigiani ebanisti più rinomati di Berna, Funk, Hopfengärtner e Aebersold. 

Da posto di comando a residenza imperiale 

Dall'ottobre del 1944 fino al termine del suo servizio attivo, il castello di Jegenstorf funse da posto di comando per il generale Henri Guisan. Accanto allo studio al primo piano, era allestita la sua camera da letto dove il generale, secondo la leggenda, dormiva su in una branda. A fine novembre 1954, il castello entrò nella storia come residenza imperiale temporanea: durante la sua visita ufficiale in Svizzera, l'imperatore d'Etiopia Haile Selassie soggiornò per quattro giorni nella struttura. Per lui, su incarico della Confederazione, venne appositamente realizzato un bagno nel muro in pietra della torre di oltre due metri di spessore, oggi di frequente visitato come curiosità. 

Flora e fauna del parco del castello 

L'ampio e tranquillo parco del castello non è solo il luogo ideale per passeggiate e piacevoli soste, ma offre anche un ambiente esclusivo per vari eventi. La fontana a zampillo che ospita numerose trote, il grande stagno delle carpe con la ninfa nella grotta rocciosa, gli alberi da frutto dell'arboretum barocco (curato da ProSpecieRara), il giardino di peonie e i platani più grandi e antichi del Cantone di Berna sono gli esempi più degni di nota. Nel caffè del castello, alloggiato nella lavanderia storica, è poi possibile gustare la specialità locale, lo spumante di mela - una vera chicca! 

Come arrivare

Schloss Jegenstorf
General-Guisanstrasse 5
3303 Jegenstorf

In treno 

RegioExpress dalla stazione centrale di Berna e dalla stazione centrale di Soletta. 
S-Bahn (linea 8) dalla stazione centrale di Berna. 
Il castello si trova nelle immediate vicinanze della fermata «Jegenstorf». 

In auto

da Basilea/Zurigo: A1 fino all'uscita Kirchberg, proseguire in direzione di Berna fino a Hindelbank, al bivio svoltare per Jegenstorf 
Da Berna: A1 fino all'uscita Schönbühl, proseguire in direzione di Soletta fino a Jegenstorf. 

Arrivare con Google Maps

Sito web del Castello di Jegenstorf